domingo, 31 de maio de 2020
sábado, 30 de maio de 2020
EXCERTOS EM TEMPOS DE PANDEMIA | ANA CRISTINA LEONARDO | «Vamos lá ver! - diria agora a ministra da Cultura, recorrendo à fórmula que fez escola na actual governação. Infelizmente, depois de cheios de paciência lhe ouvirmos os apoios sectoriais, colaterais, os transversais e oblíquos e até mesmo os enviesados (parece que houve um engano nas contas ...), pouco ou nada se avista, para além de um vício autocrata de controlo»
sexta-feira, 29 de maio de 2020
O ESPAÇO PÚBLICO PÓS COVID -19
«Una
riflessione corale sul futuro della città e della nostra società dopo il trauma
dell’epidemia di Covid-19.
Prendendo le mosse da una riflessione voluta da Giovanni Maria Flick, giurista ed ex ministro di Grazia e Giustizia, sul ruolo della città nel presente e nel futuro il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, gli architetti Margherita Petranzan e Franco Purini e lo storico e archeologo Salvatore Settis analizzano con lucidità la crisi del modello di città in cui viviamo, schiava di uno sviluppo incontrollato, del mercato e incapace di garantire la crescita umana e la protezione dei suoi cittadini.
Proprio l’epidemia che stiamo vivendo ha reso ancor più evidente che la città è ormai il centro sociale ed economico della nostra vita, ma ha dimostrato anche che è proprio nelle città che il virus ha trovato terreno fertile per svilupparsi e diffondersi, rendendo manifesta la crisi del modello sociale in cui viviamo e di cui le città sono il simbolo.
Il Covid-19 ci ha tragicamente ricordato che nessuno si salva da solo e che è la forza della comunità la nostra ultima difesa e che questa va sviluppata per la salvaguardia di tutti. La soluzione quindi è quella di ripensare la città e i suoi sviluppi futuri in un’ottica di “città come bene comune” che incrementi un’etica della cittadinanza attiva e comunitaria e che, al contempo, sia in grado di garantire ai suoi abitanti i diritti fondamentali sanciti costituzionalmente. Questo perché, suggeriscono gli autori, ripensando la città si ripensa anche la società. Viceversa, solo tenendo in considerazione le necessità dell’uomo, i suoi diritti inalienabili, si può riprogettare in modo positivo una città che sia motore di sviluppo non solo economico ma anche personale e umano. Il nostro futuro dipende da questo.
Questo agile pamphlet, ricco di spunti e suggestioni, si propone di creare un dibattito e i presupposti per ragionare su una società migliore, perché ogni crisi regala anche delle possibilità di crescita». Saiba mais.
Prendendo le mosse da una riflessione voluta da Giovanni Maria Flick, giurista ed ex ministro di Grazia e Giustizia, sul ruolo della città nel presente e nel futuro il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, gli architetti Margherita Petranzan e Franco Purini e lo storico e archeologo Salvatore Settis analizzano con lucidità la crisi del modello di città in cui viviamo, schiava di uno sviluppo incontrollato, del mercato e incapace di garantire la crescita umana e la protezione dei suoi cittadini.
Proprio l’epidemia che stiamo vivendo ha reso ancor più evidente che la città è ormai il centro sociale ed economico della nostra vita, ma ha dimostrato anche che è proprio nelle città che il virus ha trovato terreno fertile per svilupparsi e diffondersi, rendendo manifesta la crisi del modello sociale in cui viviamo e di cui le città sono il simbolo.
Il Covid-19 ci ha tragicamente ricordato che nessuno si salva da solo e che è la forza della comunità la nostra ultima difesa e che questa va sviluppata per la salvaguardia di tutti. La soluzione quindi è quella di ripensare la città e i suoi sviluppi futuri in un’ottica di “città come bene comune” che incrementi un’etica della cittadinanza attiva e comunitaria e che, al contempo, sia in grado di garantire ai suoi abitanti i diritti fondamentali sanciti costituzionalmente. Questo perché, suggeriscono gli autori, ripensando la città si ripensa anche la società. Viceversa, solo tenendo in considerazione le necessità dell’uomo, i suoi diritti inalienabili, si può riprogettare in modo positivo una città che sia motore di sviluppo non solo economico ma anche personale e umano. Il nostro futuro dipende da questo.
Questo agile pamphlet, ricco di spunti e suggestioni, si propone di creare un dibattito e i presupposti per ragionare su una società migliore, perché ogni crisi regala anche delle possibilità di crescita». Saiba mais.
_______________________________
A propósito no ÍPSILON de hoje (em artigo exclusivo):
quinta-feira, 28 de maio de 2020
CENA.STE | MANIFESTAÇÃO NACIONAL | 4 JUNHO 2020 | LISBOA | PORTO | «Parados, Nunca Calados» | TOMA O TEU LUGAR NESTA LUTA
«Passaram três
meses desde que a pandemia mudou a vida de todos e de forma muito violenta a
dos músicos, trabalhadores de espectáculos e do audiovisual. Num sector em que
domina a precariedade, os efeitos são catastróficos e à medida que o tempo
passa, sem que sejam tomadas medidas de emergência e de fundo, as consequências
são cada vez mais devastadoras e auguram um efeito prolongado sobre a vida dos
profissionais e sobre a Cultura.
O CENA - STE,
logo que os primeiros espectáculos foram cancelados, procurou recolher
informação sobre os cancelamentos e os seus efeitos. Encontrou, como antevia,
um sector precário, empobrecido e indefeso, um sector que carece há muito tempo
de um enquadramento legislativo adequado, que tenha em conta as suas
características.
Desenvolvemos
e apresentamos ao Ministério da Cultura um caderno de medidas que procuram
responder aos problemas urgentes, mas também a problemas antigos, que tardam em
ser resolvidos.
Infelizmente,
a resposta às nossas propostas e reivindicações tem sido pouco mais que o
silêncio. Enquanto o Ministério da Cultura e o Governo adiam decisões de
fundo,milhares de trabalhadores viram já os seus rendimentos suprimidos ou
drasticamente reduzidos e não antevêem qualquer protecção nos tempos próximos,
que se adivinham sombrios.
Porque este é
o momento de reforçar a unidade e a luta, porque este é o momento de dizer com
clareza o que queremos para a Cultura e para os seus trabalhadores tomamos a
rua numa Manifestação Nacional, dia 4 de Junho, às 18h no Rossio, em Lisboa e
na Avenida dos Aliados, no Porto».
Saiba mais.
Subscrever:
Mensagens (Atom)