terça-feira, 31 de maio de 2011

"Italia risorgi nella difesa del patrimonio della cultura"



«Un fuori programma inaspettato ieri sera al Teatro dell'Opera di Roma per la prima del Nabucco,Muti, già sul podio con la bacchetta in mano, si è rivolto al pubblico ed ha svolto questo paragone: "Il 9 marzo del 1842 -- ha detto -- Nabucco debuttava come opera patriottica tesa all'unità ed all'identità dell'Italia.
Oggi, 12 marzo 2011 non vorrei che Nabucco fosse il canto funebre della cultura e della musica". Parole accolte da applausi e da una pioggia di volantini dalla balconata, che dicevano "Italia risorgi nella difesa del patrimonio della cultura"
Dopo aver diretto il fatidico coro del terzo atto il maestro ha detto: "Sono molto addolorato per ciò che sta avvenendo, non lo faccio solo per ragioni patriottiche ma noi rischiamo davvero che la nostra patria sarà 'bella e perduta', come dice Verdi. E se volete unirvi a noi, il bis lo facciamo insieme".
E come ad un comando tacito tutti gli spettatori si sono alzati in piedi e coloro che sapevano qualche rigo del testo hanno cantato insieme ai cento coristi rimasti sul palcoscenico. Un fatto assolutamente inedito»

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